Il Palazzo - Palazzo Di Mayo - Case Vacanza Cilento - San Giovanni a Piro

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Palazzo Di  Mayo(sec. XVII – XVIII)

La famiglia Di Mayo, di origine spagnola, giunse a S. Giovanni a Piro al tempo dei Viceré (1503–1707) per assumere incarichi di ordine amministrativo. Nella seconda metà del ‘600, grazie alla concessione del monopolio della vendita del sale per tutto il territorio che andava da Vallo della Lucania a Lagonegro, iniziò il periodo di grande prosperità della famiglia. La costruzione del palazzo, e dell’annessa foresteria, iniziò alla fine del ‘600 e si completò nei primi anni del secolo successivo.
Fu tale la mole dell’edificio, più di cento stanze e altrettanti locali fra stalle e depositi (dall’attuale civico 49 al 67), che, per indicare qualcosa di estremamente grande,  nel gergo locale si coniò la locuzione “me sembr 'a casa 'i Mayo”
La foresteria (attuale civico 59-67), oltre che stalle per muli, cavalli e asini, venne adibita ad abitazione per i numerosi mulattieri che trasportavano il sale da Sala Consilina ai fondachi dei Di Mayo sparsi nei vari paesi del basso Cilento. Nel XIX secolo, quasi a testimoniare la trasformazione della famiglia da ricchi commercianti a uomini di cultura, nell’androne del palazzo fu murato un medaglione raffigurante la testa del poeta latino Publio Ovidio Nasone.
Nel 1895, in seguito al matrimonio tra Amalia Di Mayo e Francesco Crocco, celebrato nella Cappella dell’ Addolorata, cappella di famiglia antistante al palazzo, l’intero complesso venne individuato col nome di Palazzo Crocco. Nell’autunno del 1945, parte del primo piano e della foresteria venne adibita a Scuola Materna gestita, per oltre un decennio, dalle suore agostiniane.

Note storiche a cura di Franco Cariello. S. Giovanni a Piro 30 dicembre 2015
 
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